Sabato un passo falso, anzi un passo indietro è stato fatto dalla under 17. Al di la del risultato severo ma giusto, quello che colpisce è l’involuzione del gioco dei falchetti.
Fin dall’amichevole di qualche settimana fa con i ragazzi del Rho (a cui mancavano 5 giocatori di mischia), si sapeva che la partita di campionato sarebbe stata tutta un’altra storia. In campo Rho gioca come sa, organizzato, preciso e con un buon uso del piede, ma non aggredisce mai in attacco e aspetta in difesa.
Noi in attacco non inventiamo granchè, e questo ci sta perché stiamo imparando questo gioco di situazioni, ma anche le nostre giocate organizzate, contrariamente a quanto fatto nelle partite precedenti, sono poche e mal organizzate. Inoltre non difendiamo bene, non andiamo a prendere gli avversari nel loro campo, e non occupiamo lo spazio, restando tutti vicini al pallone e lasciando sempre la superiorità numerica all’esterno, dove i nostri avversari ci colpiscono più di una volta. Solo a sprazzi cerchiamo di comandare il gioco, e in una di queste occasioni realizziamo l’unica meta del nostro match.
Durante tutta la partita la tensione di allenatori, squadra e team si può quasi toccare, ma non si riversa mai nel gioco, anzi come una morsa, piano piano ci blocca tutti. Non è comunque tutto da buttare, sui punti d’incontro siamo stati sempre efficaci, mischie e touche non sono andate male, e soprattutto i ragazzi stanno ricoprendo egregiamente ruoli che non hanno mai ricoperto in precedenza.
E’ oggettivo che siamo in una situazione di emergenza, con numeri al limite, ma siamo un gruppo forte e una volta recuperato qualche giocatore, faremo finalmente vedere il nostro potenziale.
