Si dice che sotto la pioggia sia più difficile giocare, che la palla scivoli, che sia più difficile concentrarsi, il freddo non aiuta.
Ma qualcuno dice che la pioggia porti anche fortuna, esalti chi ha coraggio, rende più duri.
Mah…..effettivamente non saprei!
No so nemmeno se sia stata la pioggia a dare la giusta carica ai nostri ragazzi o se sia solamente un caso.
In molti di loro , ieri nel discorso prepartita, ho visto gli occhi di voleva giocare con il coltello tra i denti; in molto di loro ho visto la fiamma del desiderio di sacrificio in campo, la voglia di lottare e combattere per il possesso della palla.
Beh, effettivamente, quegli occhi non hanno smentito.
Entrambe le squadre, nonostante il meteo, hanno cominciato a mettere in campo quanto stressato in allenamento. Conquista, possesso, avanzamento lotta e sfida con l’avversario, sono stati i fili conduttori delle partite, molto buono avanzamento e che siano caduti pochi palloni a terra.
Molto bene l’atteggiamento di alcuni nuovi arrivati, in campo con la maglia giallo-blu; Sebastiano, grandi sacrifici in campo, possesso della palla e placcaggi positivi, assieme al piccolo veterano Giulio che non si è mai tirato indietro, con nessuno.
Molto bene anche Pietro e Edoardo, presenti ed a sostegno.
Lecito essere contentissimi e fieri, ovviamente dobbiamo ancora percorrere tanta strada, sia sotto l’aspetto tecnico che caratteriale.
Spiace infatti vedere alcuni atleti non coinvolti nel gioco, distanti ed assenti.
Così come ci è spiaciuto vedere atleti abbandonare il campo di gioco, ma la stretta del freddo purtroppo è stata forte.
Dopo il discorso fatto nello spogliatoio si è visto un netto miglioramento caratteriale, una più forte consapevolezza che siamo in campo per divertirci nel rispetto delle regole comuni a tutti gli sport ; di questo siamo ben contenti.
Speriamo anche che l’esempio serva a chi fatica di più a rispettare le regole.
Ottimo per la squadra in maglia bianca il comportamento generale e la proposta di gioco.
Da segnalare Christian ottimo placcatore, Umberto da sfondamento, Diego col suo mirino e Tommaso elegante e solido.
Prossimi passi saranno molto impegnativi, stresseremo ancora di più alcuni gesti tecnici ed il collettivo, sempre con maggior attenzione al focus comportamento e carattere.
Lo abbiamo detto tante volte, questo è uno sport di sacrificio, dove l’io diventa noi, pertanto dobbiamo, tutti, essere in grado di lasciar da parte una parte di noi stessi per offrirla al nostro compagno.
So che è dura, non sempre ne siamo capaci, spesso sbagliamo, ma cerchiamo in ogni allenamento ed in ogni raggruppamento di farlo arrivare ai vostri ragazzi, perché siano poi loro a farlo arrivare a noi quando ci servirà. Lo sport è sempre solidarietà, che da noi si conclude sempre col gesto più bello che ogni essere umano quando lo prova non lo abbandona più…….un abbraccio
